La Direttiva Europea EPBD “Case Green” sull’efficienza energetica degli immobili: tutte le novità

Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la nuova Direttiva EPBD, acronimo che sta per “Energy Performance of Building Directive – Direttiva sulle performance energetiche degli edifici”. 

Lo scopo della nuova direttiva è adeguare gli edifici poco sostenibili già esistenti con interventi che ne riducano fabbisogno energetico ed emissioni e arrivare alla costruzione di nuovi immobili a emissioni zero entro i prossimi sette anni.

Cos’è la direttiva europea EPBD e quali sono i suoi obiettivi

La Direttiva Europea EPBD “Case Green”, dunque, è uno strumento normativo che agisce su due fronti:

    • riqualificare in modo graduale gli edifici già esistenti con prestazioni energetiche insoddisfacenti, fino ad arrivare al target “Emissioni Zero” (NZeb) per tutti gli immobili esistenti entro il 2050;
    • edificare i nuovi immobili secondo il criterio “Emissioni Zero” entro il 2030.

Per farlo, è necessario intervenire sugli edifici con i consumi energetici maggiori, fissando soglie di prestazione progressive da raggiungere per ridurli. Il percorso tracciato dalla direttiva EPBD è graduale e prevede che gli edifici residenziali esistenti ottengano: 

  • la classe energetica “E” entro il 2030;
  • la classe energetica “D” entro il 2033.

Tra le prescrizioni della nuova direttiva, alcune riguardano direttamente le ristrutturazioni degli edifici. Ad esempio:

  • entro il 2032 su tutti gli edifici oggetto di ristrutturazione dovranno essere installati impianti fotovoltaici.
  • da gennaio 2024 non saranno più incentivabili l’acquisto e l’installazione di generatori a combustibili fossili. Di conseguenza, i progetti di ristrutturazione, anche su grande scala, non potranno più prevedere impianti alimentati da fossili, ad eccezione dei sistemi ibridi e a idrogeno.

Sono esclusi dagli obblighi previsti dalla nuova Direttiva EPBD gli edifici vincolati e protetti, gli edifici storici, gli edifici temporanei, le chiese, le abitazioni indipendenti con superficie inferiore ai 50 m2 e le case vacanza o le seconde case occupate per meno di 4 mesi all’anno.

Le novità principali della direttiva EPBD

La Direttiva EPBD introduce una novità assoluta: il “passaporto di ristrutturazione”. Si tratta di un documento pensato per aiutare a pianificare interventi graduali fino ad azzerare le emissioni dell’immobile.

La nuova normativa, inoltre, incoraggia fortemente l’utilizzo delle tecnologie più innovative:

  • la domotica e tutte le tecnologie intelligenti/adattive per ridurre i consumi energetici;
  • la realizzazione di infrastrutture diffuse per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici residenziali e commerciali, per incentivare la mobilità sostenibile. 

La Direttiva EPBD di fatto, avrà un impatto diretto importante sul mercato immobiliare, portando alla svalutazione degli immobili energivori inefficienti (classe energetica G/F). Tali edifici, infatti, necessiteranno di interventi edilizi importanti per adeguarli alle prestazioni energetiche minime previste dalla direttiva entro i prossimi anni. 

Inoltre, l’acquisto di questo tipo di immobili con mutui finanziati sarà sempre più difficile: la nuova normativa, infatti, sollecita banche e istituti europei ad agire in tal senso.  

Di conseguenza, si aprono nuovi scenari nel settore immobiliare, anche nel breve periodo. Prevediamo infatti un aumento degli interventi mirati di riqualificazione energetica sugli immobili energivori, con l’obiettivo di raggiungere la classe energetica minima richiesta dalla Direttiva Europea.

Da questo punto di vista, sono ancora attivi bonus fiscali e agevolazioni importanti di cui approfittare: Superbonus al 90%, Ecobonus al 65% / 70% / 75% e Bonus Ristrutturazioni al 50%.

La proposta di Casateam

Casateam è da sempre attenta all’evoluzione del mercato immobiliare: per questo proponiamo soluzioni perfettamente coerenti con la nuova Direttiva Europea. Rivolgendoti a noi potrai ristrutturare e adeguare il tuo immobile fino a raggiungere la classe energetica richiesta dalle nuove normative “Case Green”, grazie a una serie di servizi dedicati:

  • assistenza al cliente dallo studio di progettazione preliminare fino alla realizzazione degli interventi “chiavi in mano”.
  • elaborazione di soluzioni tecniche, fiscali e finanziarie “su misura”, a partire dalla proposta di un finanziamento bancario, anche senza alcun anticipo, con rata minima e decorrenza dopo i primi 12 mesi.  
  • consulenza preliminare per ottenere il rimborso annuale IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi, come previsto dall’Agenzia delle Entrate;
  • garanzie e polizze assicurative con copertura decennale sull’appalto delle opere;
  • lavori eseguiti da imprese in possesso dei requisiti relativi all’Attestazione SOA obbligatoria per gli appalti superiori 516.000 euro (Legge n.51 del 20 maggio 2022).  

Vuoi conoscere nel dettaglio le nostre proposte e pianificare i tuoi interventi di ristrutturazione affidandoti a professionisti competente affidabili? Contattaci: i consulenti di Casateam sono pronti ad assisterti.

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